Calatafimi oltre al Parco archeologico di Segesta, può vantare un interessante centro storico che dal colle del “Castello Eufemio si distende in un tortuoso e caratteristico impianto medievale di vicoli e cortili.
Il suo abitato ebbe una grande importanza strategica nel controllo del territorio grazie alla roccaforte da cui deriva il nome della cittadina e il suo abitato primigenio fu cinto di robuste mura i cui resti ancora presenti si possono scorgere nel caratteristico quartiere Borgo.

Al quartiere della “Terravecchia”, si addizionano presto nuovi quartieri e la città si espande, sorgendo presto nuovi edifici religiosi, tra i quali la Chiesa di San Michele Arcangelo e fin su alla Chiesa Nuova dedicata all’Immacolata, il cui culto è molto radicato a Calatafimi come testimonia la sentita e caratteristica ricorrenza dell’8 dicembre con la processione notturna illuminata da fiaccole vegetali.

Lungo la Via XV Maggio è possibile trovare il Museo Etnoantropologico di Calatafimi, ricco di documenti materiali e fotografici sulla vita di Calatafimi e delle sue tradizioni, esso trova posto nel rinnovato convento di San Francesco, sede di convegni e iniziative culturali.
Adiacente all’edificio comunale è la Casa Museo Garibaldi, già Pampalone, autentico scrigno di storia patria e risorgimentale ricco di documenti e cimeli della famosa Battaglia di Calatafimi del 15 maggio 1860, al suo interno è possibile visitare le stanze dove l’Eroe dei due Mondi trovò riparo e ristoro in quei travagliati giorni in cui si decidevano le sorti della nascente Italia grazie all’impegno di mille e più picciotti, e a cui numerosi cittadini patrioti di Calatafimi non fecero mancare certo il loro coraggio e supporto nell’impresa.

La città inoltre presenta varie chiese di grande rilevanza storico-architettonica non
indifferente ad esempio la Chiesa del Santissimo Crocifisso opera di Giovanni Biagio Amico, sede della famosissima reliquia dell’originario Cristo nero, portata in processione durante la notissima Festa del 3 di Maggio.

La Chiesa Matrice di San Silvestro Papa, dalla severa e spoglia facciata a cui si contrappone la stupenda Icona marmorea  posta nell’abside di Berrettaro e Mancino, autentico gioiello rinascimentale custodito a Calatafimi.

Inoltre la Chiesa di città della Madonna del Giubino, detta Badia Grande, a cui si contrappone l’omonimo santuario di campagna, sede di un importantissimo pellegrinaggio mariano, legato alla veneratissima marmorea immagine della Vergine.

Per gli amanti della natura e per chi è alla ricerca di una immersione in un incontaminato ambiente mediterraneo la vicina Sughereta di Angimbè offre una imperdibile occasione per una visita naturalistica a pochissimi chilometri dal centro della cittadina.

Pianto Romano sito nel territorio di Calatafimi così chiamato dallo stesso Garibaldi, italianizzando il siciliano “chianti di Romano” ovvero “piante di Romano” cioè viti di proprietà di tal Romano; esso ospita a perenne memoria l’ossuario progettato dall’architetto palermitano Ernesto Basile ed inaugurato il 15 maggio 1862: accoglie i resti di soldati borbonici e garibaldini caduti nella famosa battaglia, costruito in pietra calcarea con fregio e cornice dorica. In fondo al viale il 15 maggio 1960 è stato eretto un monumento, opera dell’architetto Biagio Vivona, su cui è impressa la famosa frase di Giuseppe Garibaldi.

Il nostro City Tour prevede 4 tappe:
– Castello Eufemio
– Chiesa Santissimo Crocifisso
– Museo Casa Garibaldi
– Museo di Pianto Romano

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