Informazioni di prima accoglienza

Per raggiungere Segesta Parco Archeologico   prendete l'autostrada A29 direzione "Palermo" se venite da Trapani e provincia o direzione "Trapani" se venite da Palermo e provincia. Dallo svincolo "Segesta" a pochi metri trovate il parcheggio di Segesta. Il Parco...

Selinunte Parco Archeologico

LA STORIA DI UN'ANTICA CITTA' GRECA L’antica città di Selinunte sorse sulla costa sudoccidentale della Sicilia come subcolonia greca, fondata dai megaresi di Megara Iblea, in prossimità del fiume Selinon da cui ne deriva il toponimo. Quanto alla fondazione non si è in...

La Festa del Patrono Santissimo Crocifisso

LE ORIGINI DELLA FESTA DEL PATRONO Il Santissimo Crocifisso ha sempre vegliato sulla cittadina di Calatafimi, ma nei giorni 23, 24, 25 giugno 1657, ha voluto consolidare la sua mirabile protezione con eventi prodigiosi, tramandati dalla tradizione popolare e...

Vacanze a Segesta

B&B "LA DIMORA DI SEGESTA" La Dimora di Segesta è un b&b recentemente ristrutturato, situato a pochi passi dal centro di Calatafimi. Le camere dallo stile moderno e accogliente sono dotate di tutti i comfort (aria condizionata, tv e kit cortesia). Il b&b...

Il Parco Archeologico di Segesta

Segesta fu una delle principali città degli Elimi, un popolo di cultura e tradizione peninsulare che secondo la tradizione antica, proveniva da Troia.
Segesta presto raggiunse un ruolo di primo piano nel bacino del Mediterraneo.
Rilevante fu la sua secolare ostilità con Selinunte, la cui battaglia coinvolse anche Atene e Cartagine.
Nel 408 a.C.  grazie all’intervento cartaginese Selinunte fu distrutta.
Segesta nei secoli successivi visse il suo periodo di splendore fino al 307 a.C. dove venne conquistata e distrutta da Agatocle di Siracusa
“Diceopoli“,  il nome che gli imposero i Siracusani ovvero la Città della giustizia.
In seguito, dopo la prima guerra punica passò ai Romani che la liberarono dai cartaginesi ritornandogli il nome originale di Acesta.
In virtù della comune origine leggendaria troiana, la esentarono da tributi, la dotarono di un vasto territorio e le permisero una nuova fase di prosperità.
Si è a lungo ritenuto che Segesta venisse poi in seguito abbandonata dopo le invasioni dei “Vandali”, ma indagini e ricerche rilevarono un esteso villaggio di età musulmana, seguito da un insediamento normanno-svevo, oggi testimoniato da un castello alla sommità del Monte Barbaro.
Già famosa per i suoi due monumenti principali, il Tempio Dorico e il Teatro Antico, Segesta vive ora una nuova stagione di scoperte, dovute a scavi scientifici che mirano a restituire un’immagine complessiva della città.
La pianta mostra l’area del Parco archeologico: la città occupava la sommità del Monte Barbaro (due acropoli separate da una sella), naturalmente difeso da ripide pareti di roccia sui lati est e sud, mentre il versante meno protetto era munito in età classica di una cinta muraria provvista di porte monumentali, sostituita in seguito (nel corso della prima età imperiale) da una seconda linea di mura ad una quota superiore.
Al di fuori delle cinte murarie, lungo le antiche vie di accesso alla città, si trovano due importanti luoghi sacri: il Tempio di tipo dorico (430-420 a.C.) e il santuario di Contrada Mango (VI-V sec. a.C).
L’urbanistica di Segesta è ancora in corso di indagine: sono segnalati alcuni probabili tracciati viari, l’area dell’agorà e alcune abitazioni.
Sull’Acropoli Nord, dove si trova il teatro, sono visibili i resti più recenti di Segesta: il castello, la moschea e la chiesa fondata nel 1442 su un terreno pluristratificato.

La città di Calatafimi Segesta

La città di Calatafimi Segesta ha origine nel lontano IX secolo, il nome arabo da cui trae origine “Qal’at Fîmî”, è dovuto alla costruzione del castello di Eufemio. Il colle Eufemio, porta il nome dell’ufficiale messinese al servizio di Bisanzio che secondo la tradizione avrebbe chiamato gli Arabi in Sicilia.
Il vecchio borgo fece parte del regno di Federico III di Aragona che poi cedette in feudo al figlio Guglielmo. Calatafimi appartenne alla Contea di Modica, insieme ad Alcamo, dal 1420 al 1802, sino a quando non fu incamerata nel demanio del Regno delle Due Sicilie ai Cabrera. La città fu annessa al Regno di Sardegna in seguito all’arrivo dei Mille, che proprio nel vicino colle di Pianto romano affrontò, il 15 maggio 1860 in una celebre battaglia le truppe borboniche.
Sul luogo di battaglia per commemorare i caduti è stato eretto un grande mausoleo, dove si conservano le spoglie dei caduti. Il mausoleo conosciuto come sacrario di Pianto Romano, fu progettato dal celebre architetto Ernesto Basile. Secondo il Mito, è a Calatafimi che Giuseppe Garibaldi avrebbe pronunciato la celeberrima frase: “Qui, o si fa l’Italia o si muore!”.
Oltre al parco archeologico di Segesta e all’ossario di Pianto Romano, Calatafimi Segesta possiede un interessante centro storico che si snoda in tortuosi e caratteristici Vicoli Medievali.
Le ragioni che hanno portato il comune di Calatafimi Segesta alla realizzazione dei vicoli sono molteplici, il più importante sicuramente la valorizzazione e promozione della storia e tradizione dell’antico borgo.
Nei primi anni del 2000 sono state individuate nel vecchio centro storico, aree oramai fatiscenti per le scosse del terremoto del 1968, questi posti costituiti da piccoli cortili, lunghe scalinate o semplici archi in pietra e mura hanno un loro vissuto storico e sono stati posti ad un vero e proprio arredo urbano diventando i caratteristici vicoli di Calatafimi Segesta, il progettista ha saputo valorizzarli dando loro una storia e un significato legato alle tradizioni.
Dato i numerosi vicoli che sono stati recuperati si è pensato di creare un vero e proprio Itinerario dei Vicoli di Calatafimi Segesta, esso ad oggi consente al turista di vivere il paese tramite i suoi scorci tipici e caratteristici, la visita di questi splendidi vicoli è un viaggio nella memoria storica del popolo di quest’antico paese.
Alcuni vicoli si rifanno alle eroiche imprese di Garibaldi o alle tradizioni popolari, come il “Vicolo dei Proverbi” il primo ad essere realizzato, questo ha anche ispirato la pubblicazione del libro di Marco Vitale “I proverbi di Calatafimi punti di vista inusuali sui grandi temi dell’impresa”.
Altri invece sono stati dedicati ai Ceti, alla loro storia, ai loro simboli e dunque alla Festa del SS. Crocifisso, una festa a cui tutti i calatafimesi sono fortemente legati e dove tutti i ceti partecipano con il loro folklore, in altri possiamo ammirare tanti ricordi e immagini legati alle origini e all’orgoglio di questo piccolo borgo.
La città inoltre possiede diverse chiese di una rilevanza archittetonica non indifferente ad esempio la Chiesa del Santissimo Crocifisso, (opera di Giovanni Biagio Amico) la chiesa del Carmine, la chiesa della Madonna del Giubino, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Giuliano, la chiesa della Madonna del Soccorso e la chiesa della Santissima Trinità.
Al loro interno le chiese preservano numerose statue marmoree della scuola di Antonello Gagini e svariate tele. Di ottima fattura sono anche gli affreschi neoclassici della chiesa della Madonna del Giubino. Calatafimi Segesta ha inoltre due piccoli musei: il museo “Casa Garibaldi” e il museo etnoantropologico.

Mini Crociera Isole Egadi

La Mini Crociera Favignana e Levanzo ha partenza giornaliera dal porto di Trapani alle ore 09:30.
Questo tour è possibile effettuarlo in barche grandi o barche piccole di 30 passeggeri max e prevede la visita sia via mare sia via terra delle due isole principali dell’arcipelago delle Egadi: Favignana e Levanzo.
In 40 minuti circa di navigazione costiera si raggiunge quindi Favignana, e sarà qui possibile visitare il centro del paese e le spiagge più vicine, grazie alle due ore di sosta a terra previste nel programma.
Tornati a bordo della motonave, inizia il tour via mare della parte più bella dell’isola, con sosta per la balneazione a Cala Rossa o a Cala Azzurra (la scelta è dettata dalle condizioni meteomarine).
Segue il pranzo, offerto a bordo e compreso nel prezzo.
La seconda tappa del tour, Levanzo, si raggiunge in circa 20 minuti. Anche sull’isola di Levanzo è prevista la sosta a terra, di due ore, utile per visitare il paese o per fare un bagno direttamente da una delle vicine spiagge.
Si prosegue poi il tour in barca, giungendo fino al Faraglione di Levanzo e si rientra a Trapani per le 17:30 / 18:00 circa.
Da portare con te: costume, crema solare, scarpe comode o infradito, occhiali da sole, macchina fotografica e tanta allegria!
Nessun pranzo a sacco, nessuna pesante bottiglia d’acqua nei vostri zaini! Pensiamo a tutto noi!
Tassa d’ingresso nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi di 2,50€ non è inclusa nel prezzo dell’escursione.

Walking Tour di Calatafimi

Calatafimi oltre al Parco archeologico di Segesta, può vantare un interessante centro storico che dal colle del “Castello Eufemio si distende in un tortuoso e caratteristico impianto medievale di vicoli e cortili.
Il suo abitato ebbe una grande importanza strategica nel controllo del territorio grazie alla roccaforte da cui deriva il nome della cittadina e il suo abitato primigenio fu cinto di robuste mura i cui resti ancora presenti si possono scorgere nel caratteristico quartiere Borgo.

Al quartiere della “Terravecchia”, si addizionano presto nuovi quartieri e la città si espande, sorgendo presto nuovi edifici religiosi, tra i quali la Chiesa di San Michele Arcangelo e fin su alla Chiesa Nuova dedicata all’Immacolata, il cui culto è molto radicato a Calatafimi come testimonia la sentita e caratteristica ricorrenza dell’8 dicembre con la processione notturna illuminata da fiaccole.

Dormire a Segesta

A distanza di 5 km da Segesta sorge il centro abitato,  un territorio ricco di giacimenti culturali di storia e archeologia come il Castello Eufemio, I Vicoli di Calatafimi, Il Bosco Angimbé, L’Ossario di Pianto Romano e infine le grandi risorse naturali come le acque ipertermali sulfuree delle Terme Segestane.

Calatafimi Segesta, centro turistico della provincia di Trapani è un territorio che vi saprà regalare notevoli soddisfazioni durante le vostre vacanze, esso si colloca a cavallo tra l’aeroporto di Trapani e quello di Palermo, un punto di riferimento per raggiungere le principali destinazioni turistiche e località balneari della provincia.
Scopello, San Vito lo Capo, Castellammare del Golfo e inoltre vi troverete a pochi km, Erice, Mothia e Selinunte.
Calatafimi Segesta è il posto ideale per poter organizzare le vostre vacanze con molta facilità.

L’Ovaletto  

L’Arancia Ovaletto di Calatafimi é un’arancia le cui origini ci portano all’inizio del novecento;
Il nome gli fu dato in primis per la forma ovale e poi per autoctonia nel territorio di Calatafimi.
L’Ovaletto di Calatafimi necessita di cure attente e continue; abitualmente gli alberi dopo la potatura di formazione vengono potati ogni tre anni;
Arancia bionda di forma ovale che matura da aprile a giugno, senza semi.

Il cucciddato

Prodotto tipico della città di Calatafimi Segesta è il Cucciddato realizzato e venduto principalmente durante i solenni festeggiamenti al Santissimo Crocifisso patrono della città. Il Cucciddato è un pane semplice che presenta una forma particolare. Inoltre è simbolo del più grande ceto sociale della vecchia Calatafimi, il ceto dei Massari.
Il Cucciddato ha una forma di fiore, un pane “decorativo” semplice da preparare, sul bordo esterno vengono lasciate delle insenature che dopo la sua cottura questo bordo si apre ricordando la forma del sole.

Li Bastarduna

Li Bastarduna di Calatafimi, è un ficodindia speciale coltivato nel territorio del comune di Calatafimi Segesta.
Li Bastarduna di Calatafimi è un ficodindia a frutto giallo che matura a cavallo del mese ottobre e novembre.
Esso deriva da una pianta molto rustica che necessita di poche cure e terreni molto fertili, grazie a due irrigazioni annue durante il periodo estivo.

Il nome “Bastarduna” viene proprio dalla capacità di adattarsi a condizioni difficili per altre piante: le cure sono pari a zero e tutto il “lavoro” viene lasciato ai terreni.

Come arrivare

In Auto: Autostrada A29 da Palermo a Trapani, uscita svincolo Segesta e continuate per Calatafimi Segesta seguendo le indicazioni stradali che trovate superando il parco archeologico di Segesta. Proseguite per 2 km e all’incrocio girate a destra e a 5 km si arriva in città.
In Autobus: Da Trapani c’è un servizio di linea della Tarantola Bus Service che parte ogni ora dalla città di Trapani si ferma sia a Segesta che a Calatafimi.
Anche da Palermo, da Castellammare e Alcamo vi sono tratte giornaliere con lo stesso servizio di linea effettuato dalla Tarantola Bus.

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